Pensa oggi al tuo domani
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Pensione integrativa
Pensione integrativa
Non esiste cosa peggiore che non essere in grado di mantenere il proprio tenore di vita, terminata l'età lavorativa.
Regredire non piace a nessuno.
Prolungamento della vita lavorativa:
ad oggi le stime dell’INPS indicano che le nuove generazioni dovranno lavorare fino a quasi 70 anni, se non oltre, per accedere alla pensione
di vecchiaia.
Per garantirti il tenore di vita che meriti
Per garantirti il tenore di vita che meriti
Investi nel tuo futuro
Investi nel tuo futuro
La pensione integrativa rappresenta una forma di risparmio che agisce in parallelo alla pensione ordinaria erogata dall’INPS. È pensata per consentire ai risparmiatori o futuri pensionati di accumulare risparmi aggiuntivi per integrare la loro pensione pubblica.
Sono numerosi i motivi che rendono vantaggiosa questa scelta di accantonamento, per esempio anche per i figli a carico.
Il primo è sicuramente il fattore tempo.
Più è lungo l’orizzonte temporale, maggiori possibilità si hanno di accantonare somme di denaro.
Un bambino ha potenzialmente davanti a sé oltre 60 anni di tempo prima della pensione.
I versamenti volontari annuali versati su un fondo pensione per un figlio, possono essere dedotti dal reddito IRPEF del genitore.
Tipologie di Pensione Integrativa:
Tipologie di Pensione Integrativa:
Vediamo quali sono
Vediamo quali sono
Forme pensionistiche: I contribuenti interessati alla pensione integrativa possono scegliere tra un fondo pensione o un Piano Individuale Pensionistico (PIP).
Fondo pensione aperto, accessibile a chiunque.
PIP (Piani Individuali Pensionistici) personalizzati per singoli individui.
Inizia ad investire
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Per esempio, iscrivere un figlio o al fondo pensione quando è ancora piccolo potrà fare la differenza in futuro, soprattutto se avrà bisogno di chiedere un anticipo dal fondo (per cui è necessario essere iscritti al fondo da almeno 8 anni).
Esempio, a 30 anni, un individuo che ha versato in un fondo pensione dall’età di 5 anni può richiedere un anticipo del 75% del capitale accumulato per l’acquisto della prima casa e il riscatto a tassazione agevolata.